Sono partiti in questi giorni e si concluderanno per la fine del mese, proprio in concomitanza con l’anniversario dell’alluvione, i lavori di installazione del sistema integrato di allarme sonoro alla popolazione. Si tratta delle sirene volute dall’amministrazione comunale per avvisare con tempestività i cittadini che abitano nelle zone del centro storico a maggior rischio esondazione: contrà Araceli, via Torretti, il borgo di Santa Lucia, via IV Novembre, piazza XX Settembre, il quartiere di San Pietro e quello di San Marco, per un totale di circa 2500 residenti e di alcune centinaia di attività commerciali e professionali. L’intervento, del costo complessivo di circa 200 mila euro, è stato illustrato questa mattina dall’assessore comunale alla protezione civile Pierangelo Cangini. L’assessore ha effettuato un sopralluogo alla chiesa di Araceli, il cui campanile è uno dei due punti di emissione dell’allarme. L’altro campanile da dove partirà il segnale è quello della chiesa di San Pietro, mentre il centro di controllo del sistema integrato è stato installato sulla Torre Bissara. Il cervello del sistema, infine, sarà governato da una stazione operativa allestita in Aim e connessa alla rete intranet del Comune. "Si tratta di un sistema sofisticato e tecnologicamente avanzato – ha spiegato l’assessore Cangini – che ci consentirà non solo di avvisare la popolazione con una sirena, ma anche, se necessario, con un messaggio audio. A dare l’ordine di attivazione potranno essere soltanto il sindaco o il prefetto, con il quale stipuleremo apposita convenzione". In caso di effettivo allarme, dunque, ricevuto l’ordine del sindaco o del prefetto, tecnici o personale della protezione civile attiveranno via radio o telefonicamente l’impianto che è composto da 7 sistemi di amplificazione e 14 diffusori a tromba, installati sui campanili di Araceli (3 coppie) e di San Pietro (4 coppie). La potenza dei diffusori è di 135 decibel, ma il livello dell’audio sarà automaticamente tarato sul rumore di fondo. "L’intervento – ha ricordato Cangini - è stato finanziato grazie a 200 mila euro dei 300 mila messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona subito dopo l’alluvione". La fornitura e l’installazione sono della ditta Sofitel di Treviso, che si è aggiudicata l’intervento per 128 mila euro, somma alla quale vanno aggiunti le spese tecniche e per gli allacciamenti (24 mila euro), gli oneri per la sicurezza e l’IVA sulle opere. Non appena l’impianto sarà pronto, sarà organizzata una prova, comunicata per tempo ai cittadini della zona in modo da non provocare inutile allarme.
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