Fiume Bacchiglione

Comune di Vicenza

13/12/2011

Argini, ruspe in azione lungo il Bacchiglione per scongiurare il rischio di nuove esondazioni. Tosetto: “Lavori importanti, ma la città sarà in sicurezza solo con i bacini di laminazione a nord”

La zona di Ponti di Debba, via Sardegna e Ca’ Tosate saranno presto messe in sicurezza contro il rischio di nuove esondazioni. Questa mattina a palazzo Trissino l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto e Francesco Norbiato del Genio Civile hanno illustrato tre opere del valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro, che stanno per partire o che sono già avviate, affinchè la parte a sud ovest della città, duramente colpita dall’alluvione di un anno fa, non abbia più problemi.

“Vogliamo dare una garanzia migliore di quella attuale alle 2-3 mila persone che risiedono nella zona del Tormeno e di S. Croce Bigolina – ha dichiarato Tosetto -. Resta comunque il fatto che la città di Vicenza sarà in sicurezza solo quando verranno realizzati i bacini di laminazione a nord. Su questo non ci sono dubbi. Intanto procediamo comunque con lavori di rinforzo degli argini, grazie alla collaborazione tra Genio Civile, Consorzio Alta Pianura Veneta e Comune. Dopo l’alluvione, tra l’altro, anche se non ha alcuna competenza tecnica sui fiumi, è proprio il Comune ad occuparsi di coordinare i vari enti e i privati coinvolti, senza contare che in alcuni casi gli aspetti espropriativi sono a carico del Comune”.

La prima buona notizia annunciata stamattina riguarda l’avvio dei lavori di rinforzo degli argini del Bacchiglione dal ponte di Debba fino a via Cipro, per un chilometro e mezzo circa di lunghezza. L’intervento comprenderà anche i lavori alla muratura esistente all’altezza dell’ex opificio Rossi e la verifica, con sigillatura dei giunti, del muro davanti al piazzale della chiesa di Debba. Entro il prossimo luglio, prima quindi delle piene autunnali, è previsto così il rialzamento dell’argine da 60 centimetri (dove è già esistente) fino a due metri circa, in modo da raggiungere la quota in grado di scongiurare l’allagamento dei garage interrati delle abitazioni della zona come avvenuto con l’ultima alluvione.

L’opera – che vale 1,2 milioni di euro interamente finanziati dallo Stato - è stata affidata pochi giorni fa all’Italbeton di Trento, che sta già effettuando tutti i rilievi per il rialzo dell’argine. “Con il ribasso d’asta peraltro – ha aggiunto Tosetto - porteremo più avanti l’argine, dove, con l’alluvione, erano stati posizionati sacchi di sabbia intorno allo scatolificio Favretto. Così ci riportiamo in quota con la pista Casarotto e l’argine diventa ‘maestro’, cioè quello di tenuta delle piene”.

Nei prossimi giorni partiranno i lavori anche in via Sardegna, dove bisognava intervenire per mettere in sicurezza un nucleo di circa dieci case. Con l’ultima alluvione infatti, il fiume è salito attraverso un canale di sgrondo delle acque dell’autostrada e ha invaso le abitazioni. Genio civile, Autostrada e Comune hanno quindi condiviso il progetto realizzato dall’ufficio tecnico comunale per la realizzazione di un argine che eviti il riflusso dell’acqua. Nel dettaglio, verrà ripreso l’argine esistente e costruito un altro ex novo dove manca fino alla sponda dell’autostrada; in più verranno posate due valvole di non ritorno che serviranno a bloccare l’acqua in caso di piogge intense. “Ringrazio in particolare il presidente Schneck della Società Autostrada Brescia-Padova, che si fa carico del finanziamento dell’opera – ha sottolineato l’assessore - e il privato cittadino che ci consentirà di accedere a costo zero all’area di cantiere”.

Come preannunciato, inoltre, sono iniziati anche i lavori a Ca’ Tosate per arginare le piene di carattere ordinario. Il progetto è stato curato dal Consorzio, che con Comune e Genio Civile ha individuato la soluzione tecnica per risolvere l’annoso problema. L’intervento costerà solo 150 mila euro, già stanziati dal consorzio, perché il Comune metterà a disposizione il terreno per l’innalzamento degli argini, per un valore circa uguale, che deriva dalle opere per il bacino di laminazione di Carpaneda realizzato alcuni anni fa. Il consorzio ha già provveduto al decespugliamento delle sponde, così ora si può procedere con la riprofilatura dell’argine destro del fiume interessato da alcuni smottamenti, con il ripristino di un tratto che non esiste più da decine di anni e con il suo prolungamento fin verso l’autostrada per circa un chilometro. L’argine golenale sarà rialzato di 60-80 centimetri, ma risulterà comunque più basso di una quarantina di centimetri rispetto alla pista ciclabile che costituisce l’argine maestro. In corrispondenza poi dell’affluente Ariello e di un’altra piccola roggia saranno installate due valvole che impediranno il rigurgito d’acqua dal Bacchiglione e in caso di necessità due idrovore pomperanno l’acqua delle due rogge.

“In caso di piene eccezionali invece – ha puntualizzato Tosetto - dovremo proteggere tutto attorno il nucleo storico di Ca’ Tosate. Abbiamo già l’autorizzazione sia del Genio Civile che dall’autorità di bacino, ma è un lavoro molto complesso e costoso, che prevede anche il rialzamento della strada, per cui dovremo chiedere finanziamenti che attualmente non abbiamo a disposizione”.

Sempre a proposito di lavori post alluvione l’assessore Tosetto ha infine annunciato che entro Natale verrà riaperto viale Rumor, dove il Genio Civile ha da poco concluso i lavori di rinforzo del muro in calcestruzzo. “Mancano solo le opere di finitura – ha spiegato l’assessore -, cioè i rivestimenti interni ed esterni in mattoni a vista e la copertina in pietra, che però richiedono temperature di lavorazione più miti rispetto a quelle invernali. È stato quindi deciso di sospendere il cantiere e, a partire da queste festività natalizie, di ripristinare temporaneamente la viabilità e i parcheggi per non creare disagi a commercianti e cittadini. Nei prossimi giorni pertanto verrà riasfaltato il tratto in cui sono stati eseguiti i lavori e verrà sistemato il marciapiede in modo da renderlo percorribile in sicurezza”.

A proposito di viale Diaz, infine, dove è previsto un intervento agli argini di 3 milioni di euro fino alle piscine e ai campi da tennis, Tosetto e Norbiato hanno informato che l’iter è giunto alla gara per l’assegnazione dei lavori, con la speranza di chiudere le operazioni entro l’estate. “Purtroppo – ha spiegato infatti Tosetto – lì c’è qualche problema con alcuni proprietari di terreni, i quali, giustamente, vogliono capire bene cosa accadrà sulle loro proprietà. Ad ogni modo – ha ribadito –, anche se alzando gli argini dei fiumi si riesce a tenere più acqua, è altrettanto vero che la città è così solo parzialmente in sicurezza, perché non ha i bacini di laminazione che le permetterebbero di regolare il flusso d’acqua in base alle esigenze”.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.

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