“Il governatore Zaia dovrebbe avere maggiore rispetto per i vicentini che hanno subito i danni dell’alluvione. Il loro dramma non è né una “boiata” né una “puttanata”, ma deve essere una priorità per la Regione come lo è per il Comune di Vicenza”.
Così il sindaco Achille Variati risponde al governatore Luca Zaia che ieri in un’intervista ha definito “boiata” e “puttanata” la richiesta di intervento per superare lo stallo burocratico del dopo alluvione.
“L’obiettivo di Zaia evidentemente è fare polemica, il mio è dare risposte ai cittadini colpiti dall’alluvione – dice il sindaco -. Ci sono centinaia di vicentini, tra privati e aziende, che attendono il saldo di quanto spetta loro per i danni subiti durante l'alluvione del 2010. Ma il Comune non può erogare le somme perché ci sono stati imprecisioni ed errori tecnici nel caricamento dei dati nell’archivio della Regione durante la gestione commissariale. La gestione dell’emergenza che ha visto la collaborazione di Regione e Comuni è stata un esempio di efficienza e rapidità per tutta Italia, con contributi erogati a tempo di record: che si verifichino alcuni errori è comprensibile, ma deve esserci la volontà di correggerli nel più breve tempo possibile, cosa che non è ancora avvenuta a due anni di distanza dall’alluvione. La situazione è paradossale: abbiamo le risorse ma non possiamo assegnarle a chi ne ha diritto. Se fossero stati corretti tempestivamente gli errori, avremmo già concluso l’erogazione dei saldi da mesi”.
“Mentre il governatore Zaia fa polemiche inutili – prosegue Variati - Centinaia di cittadini e imprenditori sono pressati da fornitori e banche con cui si sono esposti finanziariamente per decine di migliaia di euro per fare i lavori di ripristino. Hanno diritto ai contributi, ma non possono riceverli per errori burocratici che il commissario aveva promesso di correggere. Il commissario non ci è riuscito, e per questo ribadisco la richiesta a Zaia: intervenga con la sua autorevolezza per risolvere questo stallo burocratico che c’è a Venezia e che ci impedisce di dare ai cittadini quanto è loro dovuto, perché gli alluvionati si sono riempiti di debiti per tornare alla normalità e ora sono all’esasperazione”.
“A metà novembre Zaia chiedeva al Governo un atto di coraggio, il conferimento di poteri speciali per fare velocemente il bacino di Caldogno – aggiunge il sindaco, in merito alla realizzazione del bacino -. Ieri, invece, Zaia ha detto che non servono poteri speciali perché la Regione sta andando avanti. Bene, è un’ottima notizia che Zaia non ritenga più necessari poteri speciali per procedere con celerità nella realizzazione dell’opera. Prendiamo per buona la sua rassicurazione. Chiediamo però al governatore di aggiornare i Comuni interessati sugli sviluppi, perché è da un po’ di tempo che non riceviamo novità riguardanti gli indennizzi per i proprietari, l’iter per la realizzazione e gli altri aspetti: sarebbe molto utile che i Comuni interessati ricevessero aggiornamenti puntuali dalla Regione che ha il compito di realizzare l’opera, in modo da poter informare e tranquillizzare i cittadini che vivono nell’incubo di nuove piene”.
“A Zaia – conclude Variati – rinnovo la piena disponibilità ad offrire collaborazione e supporto per superare gli ostacoli che impediscono di sbloccare la burocrazia per i contributi agli alluvionati e di realizzare il bacino di Caldogno”.
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