Fiume Bacchiglione

Comune di Vicenza

03/11/2022

“Quando il fiume fa paura”, presentazione del libro di Antonio Fabris a Palazzo Cordellina

Martedì 8 novembre alle 17.30

La stagione culturale autunnale della Biblioteca Bertoliana si arricchisce a novembre con la presentazione del libro di Antonio Fabris “Quando il fiume fa paura. Alluvioni e difesa idraulica nel Vicentino fra Serenissima e Italia” che si terrà martedì 8 novembre alle 17.30 nella sede di Palazzo Cordellina (Ingresso libero). Nell’ambito della collaborazione tra Biblioteca civica Bertoliana, Viacqua e Biblioteca Internazionale “La Vigna”, lo storico Antonio Fabris presenta il volume, frutto di lunghe ricerche compiute negli archivi cittadini, dove ripercorre la storia dei corsi d’acqua vicentini ricostruendone gli antichi tragitti e gli interventi umani che hanno portato rettifiche e cambiamenti nelle dinamiche delle acque. L’incontro, che vedrà la presenza di Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, di Giuseppe Castaman, presidente di Viacqua e di Remo Pedon, presidente di “La Vigna”, sarà moderato da Giustino Mezzalira, esperto di ecosistemi forestali e vicepresidente della Biblioteca “La Vigna”. Sarà presente l'autore.

La presidente della Bertoliana, Chiara Visentin, delinea il valore dell’iniziativa: “I nostri territori ricchi d’acque sono paesaggi artificiali, risultato dell’evoluzione dei molti elementi che hanno concorso alla loro formazione: in primis l'acqua, poi suolo, coltivazioni, manufatti idraulici, insediamenti, azione quotidiana dell’uomo. Questo complesso rapporto tra comunità e contesto ha costruito la dimensione non solo ambientale e infrastrutturale, ma anche quella socio-culturale che percepiamo ancora oggi, tra memoria e identità. I lavori d’archivio e di ricerca presenti nel volume di Fabris ben interpretano la valorizzazione operativa e operante del territorio a cui è sensibile la nostra Istituzione, conscia del suo essere un persistente e inestricabile intreccio tra uomo, natura e storia”.

“Come ho avuto modo di commentare in altre occasioni - precisa il presidente di Viacqua Castaman, - il lavoro di Antonio Fabris condensato in questo libro è un pezzo unico in Italia negli studi sull'idrologia dei corsi d'acqua minori. A rendere le sue ricerche così importanti è lo studio minuzioso dello sviluppo organico dei fiumi vicentini in sei secoli di storia, corredato da mappe e ricostruzioni degli originali tracciati, poi deviati in alcuni casi dallo sviluppo urbano. Le ricerche di Fabris sono utili anche al lavoro del gestore idrico, permettendo una più approfondita conoscenza del territorio e della sua idraulica, per sviluppare le progettazioni necessarie con la contezza di quelli che sono i punti di maggiore fragilità anche per lo sviluppo delle reti idriche e fognarie".

Remo Pedon, presidente di “La Vigna”, esprime soddisfazione per il coinvolgimento della sua biblioteca nella presentazione del libro di Antonio Fabris, che traccia una storia, quella della difesa idraulica nel vicentino, lunga secoli e che oggi è terribilmente attuale. Confida che sia l’inizio di una costante e proficua collaborazione tra la Biblioteca Bertoliana e “La Vigna” per lo sviluppo di tematiche culturali comuni e d’interesse per la collettività.

Il vicentino è un territorio ricco d’acqua. Dalle valli prealpine scendono i torrenti Chiampo, Agno-Guà, Leogra-Timonchio, Orolo e Astico. In pianura nasce il fiume Bacchiglione alimentato dalle acque di risorgiva e dalle colline a monte di Vicenza scende il Retrone. Questo sistema idrografico è stato nei secoli fonte di ricchezza, ma ha anche creato numerosi problemi alle popolazioni. Due sono i principali nodi idraulici del territorio: Montebello e la città di Vicenza. Il primo ha una storia controversa che origina da quando il Chiampo confluiva nell’Agno-Guà creando problemi fra le comunità vicentine e quelle veronesi. La diatriba durò dal XIV al XVI secolo e si risolse quando le acque del Chiampo presero la via definitiva Chiampo –Alpone-Adige. A Vicenza confluivano invece le acque del Bacchiglione unite a quelle del Leogra-Timonchio e l’Orolo, e in città si aggiungevano quelle del Retrone. Nella stagione delle piogge accadeva spesso che le acque esondassero nella parte bassa della città. Numerosi sono stati nei secoli gli interventi proposti dagli idraulici per risolvere questo problema. Quasi tutti prevedevano l’intercettazione delle acque di piena a monte di Porta Santa Croce e lo scarico a valle della città. Nessuna di queste proposte venne attuata e l’unico intervento fu nell’Ottocento, il raddrizzamento di alcune anse e lo spostamento dell’incile del Retrone. In passato il corso d’acqua che ha preoccupato maggiormente i vicentini è stato l’Astico. Per difendersi dall’impetuoso torrente, nel 1532 gli amministratori fecero costruire a Montecchio Precalcino un muro lungo circa 215 metri in alveo. Lo scopo era quello si deviare le acque di piena verso oriente ed impedire che prendendo la via dell’Astichello scendessero in città. Per la manutenzione di questo muro comunemente chiamato “Murazzo”, dalla sua costruzione, la città spese continuamente delle cifre enormi.
Questo e altri interventi umani per il controllo delle acque hanno sempre dei limiti e i fiumi tentano di riprendersi gli spazi originari causando nei secoli rotte e alluvioni. Il corso d’acqua che ha causato più danni è l’Agno-Guà. Circa 130 sono le rotte censite con allagamenti e danni enormi nelle aree perifluviali. Anche gli altri, seppur in tono minore, hanno causato alluvioni e problemi alle comunità.

Antonio Fabris ha insegnato all’ITIS “G. Galilei” di Arzignano. E’ autore di saggi di carattere storico e naturalistico, molti dei quali dedicati ai fiumi, che conosce anche per una loro frequentazione come appassionato canoista. È membro del Gruppo Storico della Valle dell’Agno. È stato responsabile del WWF Valle dell’Agno e membro della Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano del CAI Veneto. In questo periodo ha pubblicato dei lavori sulla flora e sulla fauna della Valle dell’Agno. Nel 2002 ha pubblicato Brentane-Cinquecento anni di alluvioni del torrente Agno-Guà nella Valle dell’Agno e nella pianura sottostante. A questo sono seguiti alcuni lavori sulle acque e sulla conflittualità nelle prealpi vicentine per il possesso di boschi e pascoli, fra le comunità locali e la nobiltà. Dopo l’alluvione del 2010 ha avuto l’incarico dall’Università di Verona – Dipartimento TESIS di uno studio storico-geografico sui corsi d’acqua che hanno allagato la provincia di Vicenza.

 

 

 

Documenti allegati

Audio

Gio04

Galleria fotografica

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.

Elenco notizie presenti

'Vicenza notizie – Notiziario quotidiano a cura del Comune di Vicenza'
Agenzia di stampa - Registrazione del Tribunale di Vicenza n. 1241 del 3.12.2010

10/03/2024
Ore 19.30 - Maltempo, la perturbazione appena passata sta generando una piena importante
10/03/2024
Maltempo, il Coc conferma in via precauzionale il monitoraggio del territorio fino a sera
09/03/2024
Maltempo, nuove intense precipitazioni previste per domani domenica 10 marzo
05/03/2024
Maltempo, Amcps al lavoro con otto squadre per chiudere le buche causate dagli allagamenti
04/03/2024
Maltempo, parchi ancora chiusi almeno fino a domani
04/03/2024
Perturbazione notturna, situazione sotto controllo
03/03/2024
In arrivo una nuova perturbazione, il Coc operativo in via precauzionale fino a domani
29/02/2024
Maltempo, con la conclusione degli svuotamenti si chiude la fase emergenziale
29/02/2024
Maltempo, proseguono i sopralluoghi. Chi ha danni chiami al più presto la polizia locale
29/02/2024
Emergenza maltempo, si stimano 350 edifici e 2700 persone coinvolte
29/02/2024
Emergenza maltempo, strade tutte percorribili. Al via gli svuotamenti dei locali allagati
28/02/2024
Ore 16,30 - Sopralluogo del sindaco in zona industriale allagata dalla Dioma
28/02/2024
Ore 6.30 - Maltempo, tangenziale sud e numerose strade chiuse
28/02/2024
Ore 5.30 - Maltempo, massima allerta sul Retrone, evitare di entrare negli interrati
27/02/2024
Ore 19.45 - Maltempo, preoccupa il Retrone. Domani la piena del Bacchiglione
27/02/2024
Ore 17 - Emergenza maltempo, domani scuole chiuse
27/02/2024
Ore 11.30 - Emergenza maltempo, zona Retrone a rischio allagamenti
26/02/2024
Maltempo, il Comune apre il Coc per monitorare l’evoluzione della perturbazione
03/11/2023
Maltempo, allerta rossa per criticità idrogeologica fino alla mezzanotte
02/11/2023
Maltempo, Coc riunito stabilmente dalle 22. Bacchiglione in calo dalla mezzanotte

Livello del fiume

Livello a Ponte degli Angeli

Ultimo aggiornamento ARPAV disponibile
25/04/2024 ore 19:00

1,25 m

Andamento del livello del fiume nelle ultime 60 ore, ultimi dati a destra. La linea tratteggiata a 4,5 m rappresenta il livello di guardia.

Livello idrometrico del fiume Bacchiglione a Ponte degli Angeli

Livello idrometrico del fiume Retrone a Vicenza Sant’Agostino

Meteo ARPAV

Dati aggiornati al 25/04/2024 ore 13:01

Previsioni meteo: Domani, suolo
Carta al suolo

Previsioni meteo: Domani, mattina
Domani, mattina

Previsioni meteo: Domani, pomeriggio
Domani, pomeriggio

Comune di Vicenza - Corso A. Palladio 98 - tel. 0444 221111
Supporto Tecnico a cura di Forma Srl: siti web, internet